mercoledì 21 ottobre 2015

Perché l'Italia?

Sono tornata ormai da tanti mesi, ma ora più di sempre mi sento dire da tanti: 'ma cosa fai qui? perché non torni in America?'. Si stupiscono della mia riposta, del mio sincero dire che al momento preferisco l'Italia, perché per tutti l'America è la salvezza, il sogno, la vita vera. E l'Italia a confronto non vale nulla.
Ora vi spiego perché non è così.

Perché l'Italia?
Americani, io preferisco l'Italia sin dal mattino. Mi sveglio alle 7.30 con molta calma, con la scuola che inizia soltanto alle 8.20  (e a volte anche dopo). Senza la rituale sveglia delle 5.30/6 di Shoreview e la classe di matematica alle 7.15 si vive molto meglio.

Affronto le mie 5 ore di lezione, intense per davvero, senza cellulare, ipocrisie e perdite di tempo, consapevole che la formazione liceale italiana sia molto valida.
Do' del Lei ai miei professori, per imparare il rispetto verso gli adulti che mi porterò dietro tutta la vita.
Posso girarmi quando voglio a chiedere un aiuto, e posso confrontarmi con i compagni di classe se ho bisogno di un consiglio. Li conosco da sempre, da 5 anni a questa parte, e siamo cresciuti insieme nel vero senso della parola.
Non ho 6 classi da cambiare a semestre come voi: ogni mattina darò il buongiorno sempre ai soliti 19 sorrisi (o bronci, certo, dipende dalla giornata) e questo mi da' stabilità e sicurezza.

Prendo l'iPod e torno a casa a piedi, ma non prima di essermi fermata sulle panchine con alcuni dei soliti 19 per una sigaretta, una risata e un resoconto della giornata. Così il buongiorno diventa più bello.
Non abbiamo fretta, né allenamenti improrogabili di 3 ore a pomeriggio. Torniamo a casa per pranzo, niente mensa americana che preferisco dimenticare. Piuttosto dopo una lunga giornata di scuola, ogni giorno c'è sul tavolo il rituale piatto abbondante di pasta.

Preferisco l'Italia quando guardo l'armadio e dopo una lunga e studiata scelta su cosa mettermi, esco e guardo intorno a me persone con lo stesso gusto per il bello. A scuola nessuno viene in ciabatte, pigiama o sweat pants come a voi piace.
Non ho difficoltà a trovare un paio di jeans di un buon tessuto o una maglietta con un taglio che mi stia bene. La moda italiana è il meglio che si possa trovare, anche nel low cost.

Noi italiani apparecchiamo la tavola per i pasti, e ci sediamo tutti intorno allo stesso tavolo per prenderci almeno quei 30 minuti di family time al giorno. Forse non ci pensiamo, ma non è così in tutto il mondo. I vostri pranzi (grassi) di avanzi della settimana mangiati sul divano, in giardino o addirittura sul mio letto da sola, capirete bene che non mi mancano per niente.

Come non mi manca neanche correre tra una classe e l'altra, allenarmi fino allo sfinimento, non poter saltare una giornata di sport, né una giornata di scuola per dormire un po' di più. Voi siete rigorosi, severi, e so che sono qualità che dovremmo ammirare, ma noi Italiani questa durezza non ce l'abbiamo nel sangue e non c'è niente da fare: there's no place like home.

Preferisco l'Italia quando ci si incontra alle 8/8.30 perché siamo tutti cresciuti con i 30 minuti di margine, anche se poi è classico che si finisca per arrivare alle 9.
Viviamo come i bradipi, con il nostro pisolino dopo pranzo, l'aperitivo dopo scuola con tutta calma, i ritardi all'ordine del giorno, gli allenamenti che si possono saltare quando ''oggi proprio non mi va''. Senza questo stile di vita non saremmo noi.

Il nostro clima è invidiabile. Abbiamo vere estati e veri inverni e soprattutto le mezze stagioni, ormai scomparse nel resto del mondo. Viviamo in montagna e in qualche ora siamo al mare. Viviamo al mare e l'inverno andiamo a sciare. Abbiamo le isole per le vacanze estive e le Alpi per quelli invernali e tutta la varietà che si possa desiderare in così pochi chilometri di raggio.

Quando ho bisogno (o voglia, soprattutto) di fare shopping, ho a disposizione centri commerciali ma anche centri storici che offrono una grande varietà di scelta. Ma ascoltate bene: nel caso scegliessi i primi, pur essendo sotto i 19 anni il Sabato e la Domenica posso passeggiare con le mie amiche senza essere accompagnata da un adulto. Voi rimarreste stupiti di questa nostra libertà, ma vi assicuro che un po' di indipendenza non guasta.

Amiche? A proposito, sapete che le saluto con due baci sulla guancia, una bella stritolata e tante tante chiacchiere? Mi fermo ovunque, che sia per il corridoio a scuola o nel centro città, per sapere come stanno, per chiedere aggiornamenti e farmi una risata. Non mi sono mai piaciuti i vostri 'sup' di sfuggita che non lasciano niente a nessuno e che non hanno nulla a che vedere con il nostro calore.

So che ci invidierete le nostre serate in discoteca, con ingresso aperto a tutti ma davvero tutti e non dai 22 anni in su. Sigarette, alcol, spesso anche droghe purtroppo: noi esageriamo, avete perfettamente ragione, ma almeno un bicchiere di champagne ai ragazzini per capodanno perché non glielo concedete?

Preferisco l'Italia perché posso iscrivermi all'università pubblica senza essere costretta a fare un mutuo, e posso imparare l'indipendenza senza dover vivere in un dorm con pasti preparati e orari controllati obbligatori.

Credo sia inutile continuare a dirvi di quanto qui si viva bene, sebbene ci sia l'altra parte della medaglia che tende a volte a sovrastare il lato positivo. Non conoscete le nostre acide tasse, l'alta disoccupazione, il classico raccomandato, la benzina d'oro, i trucchi, gli imbrogli, i fallimenti, la corruzione, la crisi.
E c'è anche da dire che i miei giudizi provengono dalla mia esperienza limitata a 10 mesi, probabilmente non perfettamente rappresentativa di un'intera nazione così grande come lo sono gli Stati Uniti.
Eppure..

Eppure ve l'ho detto, non mi mancate.
Io sono nata e cresciuta, appartengo e continuerò ad appartenere a questa società di bradipi.
Voglio continuare a svegliarmi tardi e fare ritardi, a stroccare il giorno di San Cosimo e portare giustificazioni ingiustificate. Voglio essere una cristiana incoerente con il crocifisso in classe. Voglio lamentarmi del governo che non funziona e di aver votato il solito politico sbagliato. Voglio riandare in vacanza in Sicilia e fare tocca e fuga verso Roma, passeggiare per il Corso mangiando il mio cartoccio di castagne o un gelato gigante, anche se ho appena finito un piatto di pasta. Voglio vedere il cielo che tramonta dietro le montagne dopo una giornata passata a studiare per un'interrogazione, e non voglio mai smettere di sventolare la bandiera italiana anche se tendiamo a nasconderla.

Dobbiamo invidiare l'America o dovete invidiarci l'Italia?
Tocca a voi dirlo.



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