venerdì 3 aprile 2015

I ragazzi americani

Quando due culture si mescolano si ha difficoltà ad andare d'accordo, almeno all'inizio. Io non andavo d'accordo con lo stile di vita Americano, ma sopratutto con quello dei ragazzi della nostra età.

Immaginate le passeggiate per il corso, la colazione al bar quando si entra in seconda, l'aperitivo con gli amici, la discoteca il sabato sera. Pensate a tutto ciò ed eliminatelo dalla mente.
In America queste cose non le troverete MAI.

Ora, so che il solo pensiero vi farà rabbrividire, ma è la verità: gli Americani sono di tendenza pigri e i ragazzi non hanno il nostro stesso concetto di divertimento. Potrà sembrare un gran problema all'inizio, ma col tempo ci farete il callo. Troverete tre tipi di persone:


  1. I ragazzi Americani normali nei weekend si riposano, dormono, stanno un po' in pace dal tran tran quotidiano della scuola. Il loro migliore amico è Netflix, che è tipo il nostro Sky, e te lo dicono anche ''Netflix is my bae.'' 
  2. Troverete ovviamente anche chi ha voglia di fare qualcosa, e sono quelle le persone che dovrete farvi amiche. Con i ragazzi Americani attivi in un tipico weekend si va al centro commerciale, si guarda un film a casa di qualcuno, si mangia insieme in un fast food, si fanno pigiama party. Ogni tanto (ma raramente) vi capiteranno le feste a cui andare, che sono o i balli della scuola o quelle tipiche Americane nelle 'ville' che vedete nei film. 
  3. I ragazzi Americani popolari sono selvaggi. Fumano e bevono, (che per noi in Italiana è consuetudine, ma qui dovete considerare che è ribellione pura). Essendo nelle cheerleader, che erano amiche dei giocatori di football, frequentavo persone di un certo ''livello'' all'inizio dell'anno. Ma con il fatto che le regole in America sugli adolescenti sono così strette, e noi exchange students non siamo neanche autorizzati a toccare un goccio di alcohol, ho preferito lasciar perdere e frequentare persone più calme per non mettermi nei guai. A voi la scelta.

Comune caratteristica delle tre categorie è la superficialità. Gli Americani ti chiederanno se vieni dall'Italia e ti diranno che è cool. Stop. La conversazione normalmente finisce lì o nell'arco di 40-50 secondi. Ti incontrano per il corridoio e ti chiedono ''How are you?'' e neanche si fermano per ascoltare la riposta. L'America va di fretta, le parole non le sprecano, le relazioni non vanno a fondo. Dovrete mettere da parte il nostro calmissimo modo di vivere quando sarete all'estero, ma ne varrà la pena. In generale, una volta che li riesci a fermare, fare conversazione è piuttosto facile. A loro piacciono gli exchange students, ma finchè non gli spieghi chi sei in realtà, cosa fai, da dove vieni, tendono a non darti troppo retta. 

Ne varrà la pena perché se persistete, se continuate a fare domande, ad ascoltare la gente, a parlare, a farvi conoscere, gli amici arriveranno e sarà una gran soddisfazione. 

I ragazzi Americani non conoscono la geografia, né cosa ci sia oltre il loro naso. Al di fuori dell'America c'è il buco nero, l'ignoto. Si chiedono se l'Europa sia una nazione e se Parigi sia in Italia. Dovrete avere pazienza, ma loro non hanno la fortuna di viaggiare come l'abbiamo noi. Non fanno gite scolastiche all'estero, o viaggi con la famiglia. Si muovono soltanto di stato in stato all'intero degli Stati Uniti, come se fuori fosse un altro mondo. 

I ragazzi Americani lavorano da quando hanno 16 anni. Tutti (o quasi). Loro crescono con la concezione che le cose bisogna sudarsele, il che secondo me è un bellissimo insegnamento, e quindi i genitori li mandano a lavorare a partire dal loro sophomore o junior year. Lavorano per supermercati, fast food o case di riposo normalmente. Guadagnano una paga minima, e mettono da parte per pagare il college. 

I ragazzi Americani si innamorano, ovviamente, come tutti noi (non sono alieni ahah). Ma il baciarsi in pubblico è quasi un tabù, sopratutto a scuola, dove addirittura è vietato! In America non ci sono i centro città in cui uscire per una passeggiata (a meno che non viviate in un'area metropolitana) quindi queste relazioni si limitano ad incontrarsi a casa con i propri genitori presenti e sorveglianti, o uscire per un centro commerciale/cinema/bar. Mi dispiace per loro, gliel'ho sempre detto. 

I ragazzi Americani raramente conoscono bene una seconda lingua, e pensano che noi Italiani che ne sappiamo a volte 3 o addirittura 4, siamo dei geni. Dovrete dire tante cose in italiano per far sentire come ''suona'', perché ve lo chiederanno in continuazione. Sopratutto dovrete insegnarli a dire spaghetti, pasta, pizza e tutte queste cose che loro pronunciano in maniera oscena. Ameranno il vostro accento e vi diranno che è cute per tutto l'anno, anche se voi con tutti gli sforzi che starete facendo per migliorare l'inglese, vi arrabbierete un po' quando a Maggio ve lo staranno dicendo ancora. 


I ragazzi Americani (molti di loro) fanno sport per la vita. Si allenano, corrono, saltano, sollevano e fanno sport a scuola tutti i giorni. Che poi quando tornino a casa si mangino 5 hamburger e riprendano tutto il peso, è piuttosto scontato, ma intanto amano muoversi e questo è okay. 

I ragazzi Americani guidano a 16 anni, e questo gli da una libertà e autonomia senza limiti dato che qui non ci sono trasporti pubblici. Normalmente danno passaggi volentieri, quindi su questo non dovreste avere troppi problemi. Semmai offritevi di aiutare con la benzina. 

I ragazzi Americani hanno un forte senso di appartenenza. Appartenenza sopratutto alla propria nazione e alla propria scuola. Cantano l'inno in classe alle 9 ogni martedì, hanno la bandiera Americana sulla porta di ogni casa, in ogni aula, ogni parcheggio, molti negozi. Credono nel loro paese, si sentono fortunati e non vorrebbero essere da nessuna altra parte del mondo se non qui. Hanno decine di magliette e felpe della scuola, e le mettono spessissimo, anche al di fuori dell'orario scolastico! Sono fieri di ciò di cui fanno parte, partecipano agli eventi della scuola, incitano i compagni. America=patriottismo.

I ragazzi Americani purtroppo, hanno anche problemi seri. Ovviamente non sto parlando di tutti eh, ma vi capiterà di sentire di compagni di classe in depressione che vanno dallo psicologo, di chi assume droghe, o addirittura di qualcuno che commette un suicidio. E' successo anche a scuola mia un mese fa, è stato un episodio terribile.. Davvero non mi spiego perchè queste cose esistano in una percentuale così alta rispetto all'Italia, ma mi fa veramente pensare un sacco.. 

I ragazzi Americani credono in quello che fanno, e non se ne vergognano. Vanno in Chiesa perchè credono in Dio, e non bestemmiano perchè va di moda come si fa in Italia ormai. Vanno a messa con gli amici, incluse le cheerleader, inclusi i ''popolari'', se quella è la loro religione non c'è nulla da vergognarsi o da considerare sfigato. Vengono a scuola con un vestito, con pantaloni ''strani'', gonne lunghe, giacca e cravatta, tutto quello che gli viene in mente e chi li rende felici. Fanno le loro scelte, sono determinati e vanno sempre avanti a testa alta, e su questo da loro sto davvero imparando tanto. 

Insomma i ragazzi Americani vi piaceranno. Loro daranno tanto a voi sulla loro cultura, e voi in cambio gli darete un'opportunità unica di avere uno sguardo sull'Europa e di aprire quella mente così Americana che se guardate attentamente è davvero dipinta a stelle e strisce. 

Livia


22 commenti:

Anonimo ha detto...

Bellissimo post. Continua cosí😚

Ellie ha detto...

Ciao Livia, bellissimo post! :)

Unknown ha detto...

Bello Livia! Continua così ;))

Unknown ha detto...

Bello Livia! Continua così ;))

irregulargreta ha detto...

Ciao Livia, sono Greta. Partirò quest'estate per gli USA (destinazione ancora sconosciuta) e sto leggendo diversi blog. Il tuo mi piace molto e sembra che tu sappia esattamente cosa voglio sentirmi dire! Inoltre, ho notato che prima di partire avevi un ragazzo… ecco, io non sono riuscita a leggere tutti i tuoi post (ho intenzione di farlo nei prossimi giorni) quindi mi scuso se per caso ne hai già parlato: come va con lui? State ancora insieme? Ogni quanto vi sentite?
Io sono fidanzata al momento, e vorrei sapere com'è andata a te, perchè credo che in ogni caso mi rassicurerebbe!
Grazie mille in anticipo, mi scuso per averti fatto perdere del tempo (così prezioso!)

Livia Masci Berghella ha detto...

Ciao Greta (?), innanzitutto grazie mille per i complimenti e per aver lasciato un commento che mi fa sempre piacere! Con il mio ragazzo abbiamo avuto alti e bassi.. ci sono stati mesi in cui la distanza ci ha uccisi (e ci sentivamo a malapena una volta a settimana), ed altri in cui anziché separarci ci ha avvicinati (e ci mandavamo almeno un messaggio al giorno). Bisogna essere forti per farcela, veramente tanto, ma noi due stiamo ancora insieme quindi non vedo perchè tu non ce la potresti fare! Tanta gente ti dirà che sei troppo piccola a 16/17 anni per mantenere una relazione a distanza di un anno, a me me lo dissero tutti ma proprio tutti.. tu lascia perdere e vai per la tua strada. Saranno i fatti che parleranno!
Buon viaggio e in bocca al lupo

irregulargreta ha detto...

Grazie mille, (crepi!)
Buona continuazione :)

Anonimo ha detto...

davvero un bellissimo blog. molto utile e appassionante continua così :)

Livia Masci Berghella ha detto...

Grazie mille!

Alphaenemy ha detto...

Solo a me mette tristezza??

Artistinprogress ha detto...

Complimenti, hai scritto un post bellissimo, molto acuto. Si percepisce che sei una buona osservatrice e sei stata anche molto brava ad integrarti in una nazione così lontana e molto diversa ad una così giovane età. Davvero complimenti, credo che sarai in grado di fare tanta, tanta strada ;)

Livia Masci Berghella ha detto...

@Alphaenemy: forse un po' anche a me
@Bookwarm: grazie davvero, me lo auguro anche io, e altrettanto a te

Unknown ha detto...

Oh mio dio, non so cosa pensare... gli americani sono persone orribili e passerei mattina e sera a bestemmiargli in faccia senza pudore, mentre mi fumo una camel alla menta e gli urlo in faccia che la pasta si mette nell'acqua bollente per cucinarla.
Viva gl'inglesi, molto più fighi!

Anonimo ha detto...

cool

Le bellezze di Firenze e non solo by Laura ha detto...

Quando ero più piccola mi piacevano gli Stati Uniti, gli Americani, volevo andare a vivere lì...ma a lungo andare mi è passata la voglia soprattutto perché sono dei guerra fondai, si credono di essere chissà chi, vogliono il primato su tutto, fanno vedere i cavoli loro a tutto il mondo anche sui social, sono ridicolissimi, sembrano simpatici ma a me non fanno per niente ridere!!

Le bellezze di Firenze e non solo by Laura ha detto...

Quando ero più piccola mi piacevano gli Stati Uniti, gli Americani, volevo andare a vivere lì...ma a lungo andare mi è passata la voglia soprattutto perché sono dei guerra fondai, si credono di essere chissà chi, vogliono il primato su tutto, fanno vedere i cavoli loro a tutto il mondo anche sui social, sono ridicolissimi, sembrano simpatici ma a me non fanno per niente ridere!!

Livia Masci Berghella ha detto...

Diciamo che hanno i loro aspetti positivi e negativi. Se c'è una cosa su cui però posso appoggiarti è che io negli Stati Uniti non tornerei mai a viverci!

Cinzia ha detto...

È esattamente quello che penso io. Sono solo stelle e strisce niente di più!!!!

Unknown ha detto...

Bellissimo post! Complimenti

Anonimo ha detto...

Dici "i ragazzi americani" ma in realtà so conosci Gli Stati Uniti, mi sbaglio? Ci sono 35 paesi e più di 950 idiomi in America, mentre l'Europa si parla solo 230. Nonostante, penso che sei stata sfortunata e purtroppo non hai trovato amici in gamba con cui potessi trovarti bene.

Unknown ha detto...

Grazie mille per l'informazione.🤗

Unknown ha detto...

bellissimo,spero anche io di riuscire ad avere questa esperienza!!

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